Se potessero incontrarsi, che cosa si direbbero, la chimica (proprio lei, la signora Chimica) e un’adolescente? O un inventore, un imprenditore, un cuoco, una mamma, un ipocondriaco, un’ambientalista?
Attraverso recriminazioni, sorprese, equivoci e ammissioni a denti stretti, ciascuno di loro scopre che cosa deve – che cosa tutti dobbiamo– a questa scienza.
È l’esperimento fatto con Sette incontri impossibili, un brevissimo libro che ho scritto in occasione dell’Anno Internazionale della Chimica (il 2011) su incarico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Per capire, ma anche per divertirsi un po’.
Qui il libro da scaricare, buona lettura