Qualunque indicatore sulla digitalizzazione del paese si guardi, l’Italia è un fanalino di coda. E alla base c’è un fattore culturale fondamentale: un basso livello di competenze digitali e una scarsa consapevolezza dell’importanza della trasformazione digitale in ogni settore della vita personale, sociale ed economica.
Il lavoro che ho fatto per la struttura RAI Inclusione Digitale è cominciato con un’attenta analisi dei principali settori della trasformazione digitale e una valutazione di ciascuno in termini di appeal, comunicabilità, pubblici e messaggi, è proseguito con una ricognizione dei principali attori della diffusione della cultura digitale nel nostro paese, e si è concluso con la progettazione di una serie di format digitali e crossmediali, con il suggerimento di una prima serie di temi da trattare.