Le aree protette sono uno straordinario patrimonio ambientale, ma un po’ in tutta Italia fanno fatica ad attirare più visitatori e creare un più robusto indotto turistico. Ma soprattutto fanno fatica a far conoscere e capire la natura che tutelano, e creare così un indotto di consapevolezza e cultura ambientale, che è forse ben più prezioso.
Il Parco Regionale della Maremma, che sta per compiere cinquant’anni, vuole tornare a essere un “primo della classe” fra le aree protette del nostro paese. Per questo mi chiesto di sviluppare una strategia di marketing e comunicazione che identifichi i pubblici più sensibili ai particolari valori del proprio territorio, insieme ai messaggi e ai mezzi per offrire loro una visita “aumentata”, più ricca di cultura e di emozioni.
A questo compito si è poi aggiunto quello di concepire e realizzare un progetto di interpretazione ambientale che consenta a ogni visitatore di leggere il paesaggio e capire gli aspetti fondamentali dell’ecologia e della storia del territorio. Si tratta di una profonda innovazione nel modo in cui le aree protette italiane si raccontano, che adeguerà il Parco della Maremma ai migliori standard internazionali.